Premio San Bonaventura da Bagnoregio 2024
PREMIO SAN BONAVENTURA DA BAGNOREGIO PRESENTAZIONE RISULTATI CENSIMENTO ISTITUTI CULTURALI 2024 La...
SBAM incontri ravvicinati… – meeting per operatori culturali del mondo delle Biblioteche, degli Archivi e dei Musei – è un “luogo” non solo fisico dove condividere esperienze, buone pratiche, problematiche e soluzioni per nuovi stimoli e idee.
Al meeting è legato l’annuale premio MANEANT, che valorizza la resilienza dell’operatore di beni culturali e/o degli Istituti MAB soprattutto delle realtà periferiche e marginali, e il biennale premio San Bonaventura riservato a una personalità del mondo della cultura, dello spettacolo o della politica che si è particolarmente distinto nel sostegno agli istituti culturali.
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MINISTERO DELLA CULTURA “SBAM, Incontri ravvicinati…” (San Bonaventura Biblioteche Archivi Musei) ed...
La Fondazione San Bonaventura in questi mesi ha organizzato un ‘importante azione di promozione dei...
Il premio “San Bonaventura da Bagnoregio” 2024 è stato conferito all’on. Silvia Costa. Le motivazioni dell’assegnazione del premio all’on. Costa risiedono nel suo fattivo impegno per la cultura in ambiti e ruoli che le vengono assegnati sia a livello nazionale che Europeo e che testimoniano nel tempo il riconoscimento alla sua competenza e passione. L’anno europeo della cultura, iniziativa da lei perseguita con tenacia sin dal 2014, vede la luce proprio durante il suo mandato di Presidente della Commissione cultura, un impegno legato alla convinzione che per l’Europa dei popoli, in un momento che lei stessa definì “difficile della vita dell’Europa, in cui vengono messi in discussione non solo il progetto di libertà, democrazia, pace e sviluppo che ha rappresentato in questi 60 anni l’Unione europea, ma anche le radici, l’identità e il comune destino che l’Europa significa per tanti di noi” fosse assolutamente fondamentale sostenere la centralità della cultura e della creatività. Una lettura che se nel 2018 poteva essere definita “coraggiosa”, oggi più che mai sembra avere una pregnanza ancora più “forte”. Nel 2018, al culmine del suo impegno nella Commissione cultura poteva dichiarare che “la cultura ha finalmente affermato il ruolo che le spetta al centro del progetto europeo, nella propria area e come dimensione trasversale a tutte le politiche”.
Negli ultimi anni l’on. Costa è stata impegnata come Commissaria di Governo per il progetto di recupero e la valorizzazione dell’ex penitenziario di Santo Stefano/Ventotene. “Un progetto sfidante, sia dal punto di vista culturale che dal punto di vista della valorizzazione di un monumento che è anche un documento storico della evoluzione dei diritti umani e della concezione della pena in Italia e in Europa….una grande sfida che unisce la simbolicità europea di Ventotene con il valore storico di Santo Stefano… accanto a detenuti comuni, detenuti politici, dai giacobini della rivoluzione napoletana ai padri del Risorgimento agli anarchici, fino agli antifascisti e costituenti come Pertini e Terracini.” Grande Ufficiale della Repubblica (Carlo Azeglio Ciampi – 2003), nel 1987 è cofondatrice di Telefono azzurro, ma la sua attività politica a servizio delle Istituzioni inizia già nel 1976 come membro della Commissione scuola e cultura del consiglio comunale di Roma. Tra il 1983 e il 1994 è eletta alla Camera dei Deputati per tre legislature ed è membro delle Commissioni Interni e Istruzione, nonché della Commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai. Nel 1995 viene nominata Presidente dell’Accademia delle Belle Arti di Roma, carica che manterrà fino al 2002. Nel 1993 diventa Sottosegretaria di Stato al Ministero dell’Università Ricerca Scientifica, con delega al Diritto allo Studio, mentre Tra il 1996/2000 è Presidente della Commissione Nazionale per le Pari Opportunità tra Uomo e Donna. Nel 2009 inizia il suo mandato al Parlamento Europeo, durato fino al 2019, e il suo primo incarico la vede membro effettivo della Commissioni Cultura, Educazione, Media, Gioventù e della Commissione speciale Diritti delle Donne; nel secondo mandato diviene Presidente della Commissione Cultura, Educazione, Media, Giovani e Sport (CULT), membro dell’intergruppo parlamentare su “Patrimonio culturale, itinerari culturali europei e Turismo” ed è membro dell’intergruppo parlamentare sulle “Imprese culturali e creative” oltre che Rappresentante del Parlamento europeo nel coordinamento per l’Anno europeo del Patrimonio culturale (2018).
Il premio “San Bonaventura da Bagnoregio” 2022 è stato conferito al dott. Massimo Bray, Direttore generale dell’Istituto della Enciclopedia Italiana. Tale premio è assegnato, con cadenza biennale, ad una personalità della cultura, della politica, dello spettacolo o del volontariato per particolari meriti nel campo delle attività connesse agli Istituti culturali e, in particolare, a Musei, Archivi e Biblioteche. La cerimonia di consegna si svolgerà nel corso dell’evento SBAM – incontri ravvicinati…, tradizionale appuntamento annuale della Fondazione che pone al centro del dibattito sui Beni Culturali Enti e Operatori di vario genere, dalle associazioni private agli enti ecclesiastici, dai musei alle biblioteche e archivi di piccole comunità. Si tratta di un’occasione privilegiata per porre in risalto le buone pratiche e per entrare a contatto con realtà complesse, con lo scopo di elaborare nuove progettualità.
Il focus di questa seconda edizione è la sostenibilità, intesa come sfida per la vita stessa degli Istituti Culturali ma declinata anche nelle diverse prospettive aperte dalla svolta digitale verso cui sono proiettati i nostri istituti MAB. Ed è proprio nella sessione di apertura dei lavori, il 9 dicembre, che il dott. Bray terrà la sua prolusione: “La sostenibilità degli Istituti culturali”. Per partecipare ai lavori basta compilare l’apposito modulo online di iscrizione, disponibile sul sito web della Fondazione. Le motivazioni dell’assegnazione del premio al dott. Bray risiedono nel suo impegno per la cultura e nella
sua costante opera al fine di favorire lo sviluppo di una idea nuova nelle politiche culturali insistendo sulla necessità di “ripartire dalla cultura” per una rinascita, non solo economica, della comunità.
Di seguito un breve profilo in cui sono evidenziati gli aspetti della intensa attività che motivano la nostra scelta. Massimo Bray è da anni impegnato nel mondo della cultura distinguendosi per la sua visione alta di essa come strumento per ridisegnare un’idea di Paese se ricollocata al centro del dibattito politico. La sua attività come Ministro, iniziata nel 2013, è stata contraddistinta dall’approvazione di “Valore Cultura”, legge quadro sul riconoscimento, salvataggio e tutela del patrimonio culturale italiano, un progetto a ostegno del sistema di tutela del patrimonio e di promozione mediante entrate stabili. Una inversione di rotta rispetto alle precedenti politiche dei tagli che hanno impoverito a vario titolo il patrimonio italiano. Nel marzo del 2015, dopo le dimissioni da deputato, il suo impegno è profuso per l’Istituto della Enciclopedia italiana Treccani – di cui è stato nominato, in seguito, Direttore Generale – concentrando la sua attenzione sull’editoria sia tradizionale, sia digitale. Nella sua visione la rivoluzione tecnologica è, infatti, da considerare veicolo di diffusione e valorizzazione democratica della conoscenza. Dal 2019 insegna Storia dell’editoria presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e dal 2020 al 2021 è stato Assessore alla cultura, tutela e sviluppo delle imprese culturali, turismo, sviluppo e impresa turistica della Regione Puglia. Il suo libro intitolato Alla voce Cultura. Diario sospeso della mia esperienza di Ministro (Manni 2019) è una profonda riflessione anche sull’importanza della cultura come strumento per promuovere nuovi modelli di partecipazione e democrazia e per valorizzare la cooperazione internazionale come strumento di dialogo e di pace. Il libro contiene anche il racconto delle sue esperienze da Ministro in direzione di una nuova azione politica che vede al centro i Beni Culturali intesi come Beni comuni. Degno di menzione è, inoltre, l’impegno di Massimo Bray per il rilancio dell’Italia a partire dal sito archeologico Pompei, caso considerato, all’epoca dei dolorosi crolli, “metafora del declino dei beni culturali italiani” da innalzare a “simbolo della rinascita del Paese”. Non da ultima, sempre restando in Campania, l’azione di recupero, dopo anni di abbandono, della Reggia borbonica di Carditello.
Territori, comunità e patrimonio culturale tra senso dei luoghi e dialogo è stato il sottotitolo scelto, a unire molti temi, della quarta edizione del meeting SBAM, Incontri ravvicinati… che la Fondazione San Bonaventura ha messo ancora una volta in piedi. Nei giorni 8 e 9 novembre 2024, anche quest’anno, con la solita formula e la solita location (Complesso San Lorenzo Maggiore – Napoli), l’appuntamento si è rivelato un successo ed è stato molto partecipato. Tuttavia, delle piccole deroghe all’ormai consolidata routine hanno portato i convenuti a vivere un sensazionale percorso immersivo con il CartaStorie nel museo dell’Archivio storico del Banco di Napoli.
SBAM 4.0, come ogni cifra pari delle edizioni, prevede l’assegnazione del Premio San Bonaventura che viene assegnato ad una personalità della cultura, della politica, dello spettacolo o del volontariato per particolari meriti nel campo delle attività connesse agli Istituti culturali e, in particolare, a Musei, Archivi e Biblioteche. La scelta della giuria è ricaduta sull’on.le Silvia Costa, sia per il lavoro svolto come presidente della Commissione Cultura del Parlamento Europeo, sia per i risultati raggiunti con il recupero dell’ex carcere borbonico sull’isola a Ventotene. Questa eco di Ventotene e della lunga esperienza nelle istituzioni europee si è sentita nel suo toccante e magistrale intervento intitolato Quale posto per la cultura nell’Europa dei popoli?
Il Premio Maneant di questa edizione, che si assegna a buone pratiche nell’ambito dell’animazione culturale, per questa edizione è stato conseguito dal Museo della Shoah di Milano con il progetto Mem-out; e dalla Biblioteca Pubblica Arcivescovile A. De Leo di Brindisi con il suo bel progetto legato all’esperienza della Human Library e l’archivio comunale della Città di Caiazzo (CE). Finaliste le esperienze della biblioteca comunale di Gaeta, dell’Archivio della Associazione Alessandro Scarlatti di Napoli., il museo “No Mafia – Memorial” del Centro siciliano di documentazione G. Impastato di Palermo.
Ad arricchire le giornate vi sono stati gli interventi di Emanuele Gatto (AgCult), Cristina Loglio (vice presidente Politiche europee per la Cultura) e Flavia Piccoli Nardelli (già deputata e presidente AICI). La sessione pomeridiana è stata conclusa dal contributo del DG del Ministero della Cultura, Andrea De Pasquale che con il suo intervento dal titolo Istituti culturali: idee, prospettive e necessità per il sud Italia ha presentato in anteprima nazionale i risultati del primo censimento degli istituti culturali di tutta Italia. A questo lavoro, condotto dalla DG Educazione, ricerca e istituti culturali, la Fondazione San Bonaventura si è pregiata di dare il suo contributo fattivo.
Esso ha contribuito a fornire gli strumenti per una grande operazione di mappatura nazionale del variegato mondo della cultura, fatto di istituzioni culturali, fondazioni, associazioni, accademie che, per la loro importanza come centri di studio, ricerca, approfondimento e promozione culturale, rappresentano un fondamentale riferimento per la diffusione e la promozione della cultura e della storia italiana, nonché delle specificità territoriali, linguistiche, antropologiche della nostra complessa identità culturale.
Hanno partecipato ai tavoli di lavoro: Daniele Condorelli (Accademia Gioenia di Catania), Angela Lombardi (Fondazione Lello Lombardi di Isernia), Giampaolo D’Andrea (Associazione Nazionale per gli Interessi del Mezzogiorno d’Italia), Fabio Gallo (Fondazione Paolo di Tarso di Cosenza).
Nella giornata conclusiva, il dott. Gabriele Capone (Soprintendente archivistico e bibliografico della Campania) e il prof. Antimo Cesaro dell’Università Luigi Vanvitelli, hanno presentato la nuova realtà dell’universo culturale napoletano: il Miglio della Memoria, chiamando a portare la loro testimonianza direttamente gli attori di questa importante rete di istituzioni culturali cittadine.
I lavori si sono chiusi i con l’appassionante racconto della dott.ssa Tiziana D’Angelo (Direttrice dei Parchi Archeologici di Paestum e Velia) dal titolo “Oltre i grandi attrattori: la ricaduta sul territorio”.
L’evento, realizzato sempre grazie al contributo del Ministero della Cultura (Direzione Generale educazione, ricerca e istituti culturali), della Regione Campania, quest’anno è stato realizzato con il sostanziale contributo, anche scientifico, con l’AICI (Associazione Istituti Culturali Italiani) e con il patrocinio della rete di collaborazioni esistente con istituzioni culturali sia regionali che nazionali.
La terza edizione di SBAM, Incontri ravvicinati…, ha visto un cambiamento di data, portando l’appuntamento alle porte dell’autunno (20 e 21 ottobre del 2023) pur confermando la stessa location – il complesso monumentale San Lorenzo Maggiore di Napoli e la sua Biblioteca Fra Landolfo Caracciolo.
La formula, oramai collaudata e consolidata, ha previsto nelle due giornate focus, tavoli di lavoro e momenti di condivisione in cui far incontrare il mondo accademico, quello delle professioni e quello dell’associazionismo. Qui le esperienze, le buone pratiche, le problematiche, le soluzioni e le iniziative di promozione culturale sono raccontate e condivise e pronte per essere mutuate, riformulate, rimodulate e soprattutto riadattate a luoghi e contesti altri. Questa terza edizione ha voluto trarre stimoli anche del pensiero e dall’opera di tre grandi personalità della storia nazionale ed europea di cui quest’anno ricorre il centenario: il grande critico letterario, nostro corregionale, Francesco De Sanctis, l’astronomo Niccolò Copernico e il grande scrittore Italo Calvino. I focus che quest’anno introdurranno la discussione e il confronto saranno dedicati ai temi dell’accessibilità degli spazi, della governance dei luoghi di cultura e della multidisciplinarità negli approcci.
L’edizione ha avuto i prestigiosi interventi del prof. Gino Roncaglia sull’accessibilità agli spazi e ai contenuti degli istituti MAB, di Giovanni Solimine, grande maestro della biblioteconomia, che è intervenuto sulla governance del patrimonio culturale, di Pierluigi Reveglia sugli approcci multidisciplinari e, infine, quello ampio e corposo del Direttore della DG Educazione, ricerca e istituti culturali Andrea De Pasquale dal titolo Narrare la storia e la letteratura, le esperienze dell’Archivio centrale dello Stato e della Biblioteca nazionale centrale di Roma.
Anche quest’anno c’è stata molta attesa per il Premio Maneant e molta attenzione alle illuminanti esperienze finaliste. È stata premiata la Biblioteca Diocesana di Alba (CN), l’Archivio dell’Associazione Antinoo dell’Arcigay di Napoli e il Museo Diocesano di Aversa (CE) per le loro attività sui territori e per l’originalità delle loro attività di animazione culturale; finalisti sono stati il Sistema integrato frusinate per la cultura, l’Associazione culturale Tutti Suonati – Museo FRAC di Baronissi e la Biblioteca della Fondazione Paideia di Torino.
Anche questa edizione si avvalsa del contributo della Regione Campania (Direzione generale per le politiche culturali ed il turismo) e del Ministero della Cultura (Direzione Generale Educazione ricerca e istituti culturali) consolidando i rapporti con la rete di Enti, Istituzioni accademiche e associazioni di settore per i patrocini e il partenariato.
La terza edizione di SBAM, Incontri ravvicinati…, ha visto un cambiamento di data, portando l’appuntamento alle porte dell’autunno (20 e 21 ottobre del 2023) pur confermando la stessa location – il complesso monumentale San Lorenzo Maggiore di Napoli e la sua Biblioteca Fra Landolfo Caracciolo.
La formula, oramai collaudata e consolidata, ha previsto nelle due giornate focus, tavoli di lavoro e momenti di condivisione in cui far incontrare il mondo accademico, quello delle professioni e quello dell’associazionismo. Qui le esperienze, le buone pratiche, le problematiche, le soluzioni e le iniziative di promozione culturale sono raccontate e condivise e pronte per essere mutuate, riformulate, rimodulate e soprattutto riadattate a luoghi e contesti altri. Questa terza edizione ha voluto trarre stimoli anche del pensiero e dall’opera di tre grandi personalità della storia nazionale ed europea di cui quest’anno ricorre il centenario: il grande critico letterario, nostro corregionale, Francesco De Sanctis, l’astronomo Niccolò Copernico e il grande scrittore Italo Calvino. I focus che quest’anno introdurranno la discussione e il confronto saranno dedicati ai temi dell’accessibilità degli spazi, della governance dei luoghi di cultura e della multidisciplinarità negli approcci.
L’edizione ha avuto i prestigiosi interventi del prof. Gino Roncaglia sull’accessibilità agli spazi e ai contenuti degli istituti MAB, di Giovanni Solimine, grande maestro della biblioteconomia, che è intervenuto sulla governance del patrimonio culturale, di Pierluigi Reveglia sugli approcci multidisciplinari e, infine, quello ampio e corposo del Direttore della DG Educazione, ricerca e istituti culturali Andrea De Pasquale dal titolo Narrare la storia e la letteratura, le esperienze dell’Archivio centrale dello Stato e della Biblioteca nazionale centrale di Roma.
Anche quest’anno c’è stata molta attesa per il Premio Maneant e molta attenzione alle illuminanti esperienze finaliste. È stata premiata la Biblioteca Diocesana di Alba (CN), l’Archivio dell’Associazione Antinoo dell’Arcigay di Napoli e il Museo Diocesano di Aversa (CE) per le loro attività sui territori e per l’originalità delle loro attività di animazione culturale; finalisti sono stati il Sistema integrato frusinate per la cultura, l’Associazione culturale Tutti Suonati – Museo FRAC di Baronissi e la Biblioteca della Fondazione Paideia di Torino.
Anche questa edizione si avvalsa del contributo della Regione Campania (Direzione generale per le politiche culturali ed il turismo) e del Ministero della Cultura (Direzione Generale Educazione ricerca e istituti culturali) consolidando i rapporti con la rete di Enti, Istituzioni accademiche e associazioni di settore per i patrocini e il partenariato.
La seconda edizione degli “incontri ravvicinati” si è tenuta nei giorni del 9 e 10 dicembre 2022 nella location di San Lorenzo Maggiore a Napoli, nella Biblioteca Fra Landolfo Caracciolo. Ad animare le due giornate di lavoro ci sono stati dei focus offerti da esperti del mondo accademico, delle professioni, delle associazioni di categoria; dei tavoli di lavoro in cui si son potuti confrontare, come avevamo auspicato, istituzioni e operatori dei beni culturali per condividere esperienze, buone pratiche, problematiche, soluzioni e iniziative di promozione culturale. Come l’esperienza dello scorso anno ha confermato quanto fosse opportuna e vincente l’idea di creare possibilità di ascolto, dialogo e contaminazione per operatori piccoli e grandi di istituzioni culturali altrettanto piccole e grandi, così anche quest’anno tutti i convenuti hanno potuto arricchire il proprio bagaglio esperienziale e tornare a casa con nuovi stimoli e nuove idee.
Il focus di questa seconda edizione è stata la sostenibilità, intesa come sfida per la vita stessa degli istituti culturali, declinata anche nelle diverse prospettive aperte dalla transizione digitale verso cui sono proiettati i nostri istituti MAB. Gli interventi sono stati magistralmente condotti da Paul Gabriele Weston, luminare e pioniere dell’applicazione del digitale nel campo delle attività culturali, dal presidente AICRAB, Melania Zanetti, da don Giuliano Zanchi, Direttore scientifico della Fondazione Bernareggi.
Anche quest’anno, dopo una lunga attività di scouting per il Premio Maneant, abbiamo designato, anche con l’aiuto della nostra componente tecnica della giuria, le tre buone prassi vincitrici. Per quest’anno si sono aggiudicati il premio la Biblioteca dell’Assunzione – Circolo Polisportivo Bernardo Tanucci, l’Archivio della Fondazione Santa Rosa di Viterbo e il Museo Etrusco di Populonia (GR); le altre buone prassi finaliste erano quelle della Biblioteca Annalisa Durante, dell’Archivio Fondazione Valenzi e del Museo della Fotografia dell’Associazione il DIDRAMMO aps.
In questa edizione ci siamo pregiati anche di assegnare il Premio San Bonaventura da Bagnoregio, col quale, con cadenza biennale, viene premiata una personalità del mondo della cultura che si è distinta per scelte e proposte a favore degli istituti MAB. La scelta è caduta su Massimo Bray già importante figura dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana e già Ministro dei beni, delle attività culturali e del turismo nel biennio 2013-14.
L’evento, realizzato grazie al contributo della Regione Campania (Direzione generale per le politiche culturali ed il turismo) e del Ministero della Cultura (Direzione educazione ricerca e istituti culturali), ha confermato la ricca rete di partenariato costituita in occasione della prima edizione.
L’Associazione San Bonaventura Onlus ha lanciato e presentato un nuovo appuntamento culturale: SBAM, Incontri ravvicinati… che ha avuto luogo nei giorni 9-10 dicembre 2021 a Napoli, nella Biblioteca Fra Landolfo Caracciolo, nel complesso di San Lorenzo Maggiore, nella storica via dei Tribunali.
L’acronimo SBAM, che può richiamare alla mente un qualcosa di dirompente, sta per San Bonaventura Biblioteche Archivi Musei, ovvero una grande occasione di incontro per il mondo degli operatori nel settore beni culturali per gli archivi, i musei e, con particolare attenzione, le biblioteche, essendo quest’ultime l’ambito privilegiato d’intervento dell’associazione.
Essa è infatti concepita come un meeting in cui istituzioni e operatori si incontreranno per condividere esperienze, problematiche, soluzioni e iniziative di promozione culturale. Infatti, obiettivo principale resta quello di offrire a enti e operatori di centri culturali la possibilità di presentare le loro iniziative, confrontarsi tra loro, venire a contatto con buone pratiche e realtà più complesse, ed elaborare nuove progettualità. L’intento di questo meeting è dunque quello di rendere viva e concreta la possibilità di incontri fruttuosi e arricchenti per le associazioni e le istituzioni culturali, ma anche per enti ecclesiastici, musei, biblioteche e archivi di piccole realtà altrimenti ai margini del dibattito e generalmente lontani dell’attenzione delle scelte politiche e amministrative dei grandi centri decisionali.
Il focus della prima edizione permetterà a tutti i partecipanti di ragionare e confrontarsi principalmente su tre quesiti: da dove veniamo? Dove siamo arrivati? Dove andiamo?
Ha introdotto i lavori la prof.ssa Marilena Maniaci (UniCas – ANVUR) con il focus “Il patrimonio culturale e le sfide della contemporaneità: ricerca, formazione, impatto sociale”. Importanti interventi sono stati tenuti dalla dott.ssa Concetta Damiani sul riconoscersi e sulle pratiche di valutazione e autovalutazione; dal grande studioso di storia delle biblioteche Antonio Manfredi della Biblioteca Apostolica Vaticana; e, infine, da Melania Zanetti, presidente nazionale AICRAB (Associazione Italiana Conservatori Restauratori Archivi e Biblioteche) che ha condiviso un coinvolgente contributo sul ruolo della cooperazione nella conservazione del patrimonio.
Per questo un impegno costante dei diversi momenti di lavoro è stato considerare gli istituti MAB (sistema Musei Archivi Biblioteche) come attori fondamentali dell’economia locale anche nell’ottica degli obiettivi proposti dall’AGENDA 2030. Altro momento che ha contraddistinto questa come le prossime edizioni di SBAM è la consegna del Premio Maneant a 3 operatori/istituti culturali scelti a insindacabile giudizio del comitato scientifico di cui si è avvalsa l’Associazione per le sue iniziative culturali. Sono risultati vincitrici le esperienze della Biblioteca BOOQ di Palermo, l’Archivio Comunale di Cusano Mutri (BN) e il Museo del Codex di Rossano Calabro (CS); tra i finalisti anche l’Archivio del Pio Monte della Misericordia, la “Rete documentaria Lucchese”, il Sistema museale di Terra di Lavoro.
L’evento è stato realizzata anche grazie al contributo della Regione Campania (Direzione generale per le politiche culturali ed il turismo) e si è avvalso anche del patrocinio della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica per la Campania; dell’Università degli Studi di Napoli Federico II; dell’Università degli Studi di Salerno; delle associazioni di settore quali l’AIB – Associazione Italiana Biblioteche; l’ABEI – Associazione Bibliotecari Ecclesiastici d’Italia; l’ANAI – Associazione Nazionale Archivistica Italiana; l’AICRAB – Associazione Italiana Conservatori Restauratori Archivi e Biblioteche; nonché di altre associazioni e Istituzioni di cui abbiamo reso noto l’impegno di patrocinio e di partecipazione nel corso dell’appuntamento.
In occasione di questa prima edizione abbiamo avuto anche il piacere di annunciare la nascita della FONDAZIONE SAN BONAVENTURA che, in piena continuità con la ONLUS, ufficialmente avvia le sue attività.